mercoledì 10 novembre 2010

La seconda battaglia: piu' terra per tutti. 'La riforma agraria'

Propongo che lo stato metta a disposizione di ogni cittadino che lo desideri un piccolo appezzamento di terreno, venti, trenta, cinquanta metri quadrati da adibire ad orto o coltivazione, generalmente locato ai margini delle citta' in quei terreni di proprieta' dello stato o in quei terreni di privati ma non utilizzati in modo produttivo e utile alla comunita'.
Immaginate: famiglie intere che si coltivano, mangiano e barattano le proprie verdure, famiglie intere, ma non solo, che nel fine settimana  o quando pare a loro salgono su un bus ecologico e passano l'intera giornata con le mani nella terra, a prendersi cura del loro orto, delle loro piante. Immagino anche un mercatino dove si barattino le diverse varieta' di verdure  I vantaggi sarebbero enormi. 
 SALUTE -  Un aumento della qualita' del cibo che inevitabilmente porta a un miglioramento delle condizioni di salute generali di un individuo.  Un contatto, necessario e atavico, con la terra, con l'aria aperta, da cui l'uomo cittadinus non potra' che trarne giovamento.  Un passatempo sano, educativo e naturale. 
PORTAFOGLIO - Risparmio immediato sull'acquisto della verdura. Risparmio indiretto sull'acquisto dei medicinali, visto che a mangiare sano si sta meglio. La produzione autoctona avra' poi l'effetto di fare abbassare i prezzi, straordinari, delle derrate alimentari.  Il produttore di pomodori, per capirci,dovra' abbassare i prezzi per potere vendere i suoi pomodori. La grande distribuzione si trovera' dunque ad avvicinarsi agli interessi del consumatore, che diventa produttore. E sarebbe una prima volta...
SPAZZATURA - I nostri avanzi, quelli naturali, sono il migliore concime. Quindi ecco un piccolo passo verso la soluzuone del problema smaltimento dei rifiuti. Ripeto, i rifiuti, se ben gestiti e ben prodotti, possono diventare risorsa importantissima, cosi' come accade in natura. 
AMBIENTE  E SOCIALE- Non solo verranno rivitalizzati terreni lasciati incolti e li si sottrarra' al cancro della speculazione edilizia e la distruzione delle nostre campagne, non solo si ridurranno le emissioni di co2, non solo si favorira' il commercio a km zero, ma si favorira' un'economia a misura d'uomo, si ridurra' il consumo degli agenti chimici utilizzati in agricoltura, si valorizzeranno le colture locali. In piu' si favorira' un rapporto costruttivo e sociale tra genti di ogni cultura, livello economico, status ed eta'. Favorendo un'interazione sana e salutare. In piu', ma non ultimo, si valorizzera' il territorio, la prima grande risorsa del nostro Paese, che anche economicamente deve avviare una rivoluzione culturare, ma quello sara' argomento del prossimo post. Se vi piace l'idea diffondetela...miei immaginifici lettori.

5 commenti:

  1. Bravo Carru...ho però una perplessità...come la porti la spazzatura organica sino al campo ai margini della città?
    Io metto a disposizione un campo a Ellera (ma posso avere di tanto in tanto uno zucchino?)
    Scherzi a parte... sarebbe ottimo ritrovare un pò di sapori di una volta e il gusto di lavorare la terra.

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  2. La porti o personalmente oppure si organizzano camion apposta, o, anocra meglio, si trasformano i rifiuti in composto che se avanza puo' pure essere venduto e reinvestito in servizi per 'i campi'. Grazie per il commento...

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  3. Sarebbe una cosa bella e utile, permetterebbe di valorizzare molti terreni mal utilizzati, aumenterebbe la qualità del cibo che mangiamo e quindi più salute oltre che meno rifiuti, meno buste di plastica, meno inquinamento e così via..
    Certo magari servirebbe anche qualche appoggio e incentivo concreto dalle sfere più alte, quando è stato permesso di alzare di un piano eventuali mansarde etc, danto incentivi, molti l'hanno fatto...sarebbe bello succedesse anche per questo..ma forse l'agricoltura non è tra i passatempi preferiti dei nostri politici?!

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  4. Bene che concordi..e non ho citato i vantaggi anche per i piu' piccoli, che con il contatto con la terra e la natura aumenterebbero le loro difese immunitarie, e poi imparerebbero ad amare, rispettare, conoscere il ciclo della vita, delle piante, della natura stessa. Enno', non e' di interesse, cosi' come non lo e' la nostra salute, la nostra cultura, la nostra dignita', la nostra sussistenza e qualsiasi altro aspetto materiale di quasi ogni diritto fondamentale dell'uomo. I politici italiani, per la maggiore, hanno un solo obbiettivo, un solo scopo: essere rieletti. Anche questo argomento sara' oggetto di un post. A costo di sembrare poco democratico o radicale, ma ovvio che qui si presenti un problema di fondo, soprattutto in un Paese dove il voto non e' nominale....

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  5. è una idea che ti appoggerei volentieri. sarei però già contento che tanti piccoli agricoltori non fossero tentati un anno sì e un altro no a mollare tutto, perché ormai coltivare la terra (e che terra: ho esempi di persone che conosco nelle campagne senesi, nelle terre del chianti per dire...) non conviene più. anche se il vino e l'olio costano sempre di più, l'uva e le olive al produttore vengono pagate sempre di meno.

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