sabato 13 novembre 2010

Cagnolini allevati per essere vivisezionati in nome di un rossetto? Non nel mio paese..

Non so voi, ma credo che la nostra vocazione predatoria debba essere interpretata con maggiore umanita' e limitata all'essenziale, se cosi' lo vogliamo definire. E nell'essenziale non c'e' certo l'allevamento di animali per la vivisezione, non nel mio paese, almeno. Nel mio paese ideale i crimini contro gli animali e contro la natura dovranno essere considerati alla stregua di quelli commessi contro gli essere umani come sta iniziando ad accadere in Sudamerica Siamo davvero sulla stessa barca, tutti, noi, come gli insetti. Non credo verremo puniti da un dio iroso, non credo in una giustizia divina, ma credo nella forza della natura, che per definizione e' violenta e selvaggia, ma con rispetto, sempre, di alcune regole fondamentali, di un equilibrio globale. Ecco, non mi sembra che tagliare a pezzetti dei cani vivi, strappare loro le orbite, applicare loro elettrodi ai genitali, usarli come cavie per esperimenti assurdi, squartarli senza anestesia, magari allo scopo di creare un nuovo prodotto per la cosmesi, possa rientrare in nessun tipo di logica o di equilibrio. Dunque, nuova proposta: certe barbarie non possono essere tollerate e la vivisezione dovra' essere limitata a ricerche di comprovata importanza scientifica, per ricerche che abbiano un'indubbia e possibilmente pubblica rilevanza. Poi, certo, l'ideale sarebbe non dover ricorrere alla vivisezione, ma questo e' un discorso da scienziati e riconosco che la scienza possa e debba essere a volte insensibile a temi umani ed etici, guardando il mondo da un punto di vista empirico e freddamente e oggettivamente cinico, scientificamente, appunto. Non nel  nome di un rossetto, di un fondo tinta...
Quindi, soprassedendo per ora su un discorso molto importante, quello che riassumo nella domanda: cosa ci da' il diritto di disporre della vita di altri essseri viventi? Propongo di contribuire a diffondere il link che allego  e provare a fare serrare il Green Hill che a dispetto del suo nome che evoca distese bucoliche in cui gli animali possono vivere in tutta tranquillità – e'un azienda che si trova a Montichiari, in provincia di Brescia  che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione. Da qui ogni mese partono più di 250 cani destinati ai laboratori di ricerca, dove vengono messi sui tavoli operatori per essere torturati dai vivisettori.http://www.greenme.it/informarsi/natura-a-biodiversita/3457-fermare-green-hill-lallevamento-bunker-di-beagle-la-mobilitazione-si-sposta-sul-web-
Se non bastasse vi allego anche un link di un film creato dall'Alf, il fronte per la liberazione degli animali..Per certi versi illuminante...http://www.youtube.com/watch?v=skqPrsRgsvI&feature=related ma non se avete lo stomaco debole...

Nessun commento:

Posta un commento